martedì 12 luglio 2011

Dietro le quinte: non guardarci.

Lustrini. Pailettes. Non convenzionale. Eccentrica e Impossibile. Creativa e Moderna. Unica. Ricca e Selvaggia.
Chi l’ha detto che la moda è questo? Per chi guarda da fuori sembra una favola da mille e una notte: modelle, abiti unici, persone ricche e bellissime.
Ma la moda non è questo.
Partiamo dal principio che la moda è nata con la sartoria e quindi con semplici e umili persone che vestivano gli abbienti. Con gli anni, attraverso le varie Coco Chanel, i sempre verdi Yves Saint Laurent, gli estrosi Poiret e gli intramontabili Hermes, è diventata non più un lusso esclusivo, quanto una rappresentazione e un modo di essere. Quindi da “straccivendoli” gli stilisti sono passati a re indiscussi dello stile e del design.
La moda, o meglio la grande distribuzione e i grandi marchi, sono la rovina della nostra società perché non permettono più agli individui di essere tali, ma li plagiano e li trasforma no per essere e diventare cloni di altri.
Allora perché tanto affanno per nulla? Io ho trovato la soluzione.
Dopo aver lavorato anni e anni strisciante dentro questo mondo ho capito che non esiste niente di nuovo, se non il modo di comunicarlo.

Sfogliate “Vogue”, la bibbia della moda, cosa ci trovate dentro? Idee? Spunti nuovi? Creatività e ingegno? No. Ritroviamo l’animalier ormai unto e bisunto, il flower power che vagheggia ai 60 o il cyber style che fa sempre molto moderno. Ma di idee nuove non ne troviamo. Diciamocelo, la moda è una rivisitazione di sé stessa. Attraverso gli anni si modificano gli stili per riproporli e attualizzarli, ma non sono necessarie grandi capacità.
L’importante è avere spirito di iniziativa, idee e un bel libro o una rivista con tanti look. Trovi un buon negozio di tessuti, magari fai una ricerca su internet, riprendi l’amicizia con quella sarta sotto casa che pensavi non ti fosse mai utile ed ecco fatto, anche tu potrai diventare uno stilista. Fino ad un anno fa, giravo tra le feste di inaugurazione della settimana della moda con miei modelli, ero riuscita a farmi un guardaroba ultra chic, su misura, perfetto, ad un prezzo modico e davvero unico. Tra un drink e un finger food, nella mia tutta anni ‘60 di crepe satin mi sentivo dire “Ma questo è l’ultimo modello di....?”. Neanche loro sanno che ognuno di noi può essere uno stylist o un creativo.

Ricordiamoci sempre che quello che vediamo nelle riviste non è legge, spesso è frutto di pubblcità e di scambio merci. Quindi la bravissima editor di una rivista di moda, non ricerca pezzi unici per farci scoprire cose nuove, ma semplicemente si ritrova a dover usare capi di quegli stilisti o di quei brand che pagano per avere la pubblicità su quella stessa rivista. E allora, perché prendere tutto per oro colato? La verità è che ogni stilista copia l’altro, ogni marchio riprende un altro e non c’è niente di nuovo da creare o da immaginare.
Quindi non ci abbattiamo, ognuno di noi può essere un’icona di stile, sarto e report delle sfilate alla mano e di corsa a farci il nostro abito nuovo.

In foto:
Adrewz & Antonella Shoes walking in Potenza: the perfect high heel & sport melting pot

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